Qualche impressione sul progetto "Le vie della musica"
Il progetto che Selena Gaslini ed io stiamo realizzando alla scuola elementare “F. Solimano” di Sori (Istituto comprens.Bogliasco-Pieve-Sori) consiste in un laboratorio poliedrico che comprende momenti di lettura e di ascolto (stiamo leggendo "Le vie dei canti" di Bruce Chatwin), attività di espressione corporea e di body percussion, canto, improvvisazione con lo strumentario Orff , attività di "conduzione d'orchestra" e giochi per lo sviluppo della percezione sonoro-musicale. Da ultimo abbiamo in programma un'esibizione di fine corso che comprenderà tutte le attività sperimentate.
I bambini hanno dimostrato fin da subito apertura e adesione alle nostre proposte, mostrandoci fiducia e coinvolgimento nel progetto.
Anche le docenti hanno espresso partecipazione entusiastica al laboratorio: dal momento che per il concerto proponiamo una canzone in inglese, la maestra di lingua straniera ha curato con i bambini l'analisi e lo studio del testo; inoltre diversi insegnanti si stanno premurando di aiutare i bambini nella creazione dei costumi per lo spettacolo e aiutano costantemente Selena e me nell'incoraggiare e, laddove necessario, nel contenere gli allievi.
La scuola di Sori sembra però essere una realtà scolastica piuttosto felice, rispetto ad altre situazioni in cui mi sono trovato a lavorare.
Ci è capitato di osservare una certa uniformità nel carattere di ogni classe, a conferma della teoria gestaltica per cui "il tutto è diverso dalla somma delle parti": in particolare, una delle classi sembra essere più timida delle altre, e al suo interno uniformemente timida. Il lavoro che facciamo sulla suddivisione dei ruoli e degli strumenti, le esperienze di improvvisazione e di assolo, il gioco del "conduttore d'orchestra" possono aiutare ad emanciparsi da questa omogeneità, facendo emergere il proprio stile, pur tenendo presente il carattere corale-armonico della musica e dunque l'importanza del gruppo, che si concretizza nell'andare a tempo con gli altri.
Le attività sono proposte sempre attraverso il gioco, che è per noi la chiave della motivazione all'apprendimento. In questo modo riusciamo ad introdurre esercizi anche complessi come ad esempio le elaborate poliritmie del body percussion, che contribuiscono sensibilmente allo sviluppo psicomotorio e musicale dei bambini.
Nel complesso, riteniamo che le esperienze che stiamo facendo possano fornire agli alunni preziose competenze trasversali, prima fra tutte l'abilità espressivo-relazionale, senza che i bambini avvertano eccessivamente lo sforzo cognitivo richiesto, in quanto equilibrato da un'atmosfera giocosa e piacevole.
Genova, 30 marzo 2014
Andrea Golembiewski